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Il Roveto Ardente - Incontro di preghiera

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Mercoledì 11 giugno alle ore 19.30, subito dopo la S. Messa delle ore 19, vi invitiamo a partecipare al “Roveto Ardente”; è una esperienza di preghiera e di adorazione, che si ispira al racconto biblico in cui Mosè incontra Dio.


 

Il Roveto Ardente - Incontro di preghiera

Carissimi, “La speranza non delude”, non è solo la Parola tratta da Rm 5,5, che ha ispirato Papa Francesco per il giubileo 2025 ma, anche la Parola che guida il Roveto Ardente che mercoledì 11 giugno, vivremo nella nostra parrocchia. Ma che cos’è il Roveto Ardente? È un intenso momento spirituale. È, come dicono gli Atti degli Apostoli al capitolo 2, versetto 4, un ritorno all’amore di prima, quello primordiale, per ritrovare lo Spirito e ritornare con tutto il cuore a Gesù che ci permette di poter scalare il cielo e giungere a Dio.


Il mezzo è l’adorazione Eucaristica ed il suo Santo Spirito che, Gesù stesso ci ha donato nel giorno della Pentecoste per annunciare al mondo, con coraggio e parusia, che Egli è il Vivente. Nel libro dell’Esodo, capitolo 3, Mosè vede nel Roveto Ardente, l’amore di Dio che brucia senza esaurirsi, sente la voce di Dio che lo chiama per nome e, in quel dialogo, Mosè riceve un mandato: far sapere a tutti che “Egli è” ed opera segni e prodigi per la salvezza del suo popolo.


Anche noi, come Mosè, adorando il Vivente e Potente Signore Gesù, proclamiamo nelle preghiere di lode e di supplica, la vittoria di Gesù sul male e sulla morte perché’ la sua salvezza circoli nelle nostre famiglie, negli ambienti sociali, in tutto il mondo.


Già Papa Giovanni Paolo II, nel 2004, celebrando in piazza San Pietro, i solenni Vespri di Pentecoste, affermò: “Incoraggio l’iniziativa del Roveto Ardente, promossa dal Rinnovamento nello Spirito perché si tratta di un’adorazione incessante davanti al Santissimo Sacramento, un invito ai fedeli a ritornare al Cenacolo perché uniti nella contemplazione del Mistero Eucaristico, intercedano per la piena unità dei cristiani e per la conversione dei peccatori”. Continua il Papa: “Auguro di cuore che questa iniziativa conduca molti a riscoprire i doni dello Spirito che hanno nella Pentecoste la loro fonte sorgiva.” Ed ancora: auspico che il Rinnovamento nello Spirito Santo sia nella Chiesa una vera palestra di preghiera, di ascesi, di virtù e santità per far amare la preghiera di lode, quale forma di orazione che più immediatamente riconosce che Dio è Dio; lo canta per quello che Egli è prima ancora per ciò che egli fa (CCC 2639).

Pertanto:
Il Roveto Ardente è un invito all’adorazione eucaristica incessante.
Il Roveto Ardente è un aiuto per far ritorno al Cenacolo.
Il Roveto Ardente è un’intercessione nello Spirito.

Se lo Spirito Santo, terza persona della Santissima Trinità’, incomincia ad essere conosciuto il merito è di Santa Elena Guerra che, con le sue ispirazioni divine, portò Papa Leone XIII a capire che c’era bisogno di risvegliare nei cuori dei fedeli la devozione allo Spirito Santo. Al tal fine, Papa Leone XIII, promulgò dapprima, l’Enciclica Divinus Illud Munus, e dopo qualche anno consacrò il 1900, come secolo dedicato alla devozione allo Spirito Santo istituendo la Novena della Pentecoste quale mezzo per arrivare al Cenacolo Universale e ad un’adorazione perenne e costante della Santa Eucarestia. Elena Guerra è stata canonizzata da Papa Francesco il 20 ottobre 2024.


La Speranza non delude, perché, adorando il vivente e potente Signore Gesù, proclamiamo nelle nostre preghiere di lode e di supplica che il Signore non ci lascia mai da soli e combatte per noi. Perché’ il Signore è il Potente, l’Unico, il solo, l’Eccelso, ieri oggi e sempre.

Nel nostro tempo, avido di Speranza, far conoscere ed amare lo Spirito Santo permette che prenda forma la “Cultura della Pentecoste”, la sola che può fecondare la civiltà dell’amore e della convivenza tra i popoli. Con fervente insistenza, dice Papa Giovanni Paolo II, “non stancatevi di invocare: Vieni o Santo Spirito! Vieni! Vieni! Si, Vieni Santo Spirito a rinnovare il mondo”.

 C. Spagna

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